04/11/2016 | I GIOVANI E LA CASA - PROPOSTE INNOVATIVE DI SOCIAL HOUSING
I GIOVANI E LA CASA - PROPOSTE INNOVATIVE DI SOCIAL HOUSING
I giovani sono la categoria che ha più bisogno della casa.
Se vogliamo invertire una tendenza negativa e pericolosa per la nostra società quale l'esodo dei giovani verso l'estero, dobbiamo rispondere a questo bisogno.
Il lavoro e la casa, sono i due "pilastri" senza i quali non può esservi un futuro per le giovani generazioni, costrette altrimenti ad andarsene all'estero; questo è stato uno dei temi affrontati durante la conferenza tenutasi a Bronzolo, da esperti del settore. Durante il convegno è stata presentata una possibile proposta di "Social Housing" in ottica di cooperazione edilizia, proprio a favore dei giovani. All'evento erano presenti, oltre al Sindaco di Bronzolo, anche esperti provinciali, docenti universitari e vari esperti del settore urbanistica e immobiliare.
"Abbiamo deciso di trovarci a Bronzolo - ha spiegato Giulio Clamer, presidente dell'associazione - perché questo Comune per certi versi rappresenta un progetto pilota in campo urbanistico a livello provinciale, dove sperimentare nuovi concetti di cooperazione.
Occorre offrire ai giovani una garanzia per poter sviluppare e sostenere dall'inizio alla fine un progetto-casa perché una società che non scommette sui giovani e una società senza futuro".
Il concetto di fondo è quindi quello di attivare gli strumenti, urbanistici e finanziari, per dare una risposta adeguata ai giovani che spesso sono in difficoltà nel raggiungere l'obiettivo di avere finalmente una casa.
Per lo scoglo di tipo finanziario i relatori hanno chiamato in causa gli istituti di credito, un credito che però le banche non concedono se i giovani non hanno un lavoro stabile e dunque è stato sottolineato che è l'Ente Pubblico che deve subentrare nel porre le garanzie necessarie. Adolf Spitaler, già direttore della Ripartizione edilizia abitativa della Provincia, ha illustrato l'iter delle normative vigenti in materia urbanistica e sostegno all'acquisto di un alloggio.
Altri interventi sono stati quelli dell'architetto Pierguido Morello, del professor Luciano Pilati dell'Università di Trento, di Claudio Corrarati, presidente del Cna e di Carlo Perseghin, presidente FIAP. In sintesi, è stato ribadita la necessità di varare un supporto pubblico per facilitare l'accesso al credito da parte dei giovani; l'impiego del diritto di superficie, che consente di ridurre i costi dei terreni e dunque degli alloggi, e, sotto il profilo urbanistico, il recupero e la valorizzazione dei centri urbani, in una costante collaborazione fra pubblico e privato che consenta di risparmiare aree preziose e risorse.
Agci, con la soluzione presentata, propone un modello innovativo e di social housing, di accesso ad un alloggio di proprietà anche per chi magari dispone di uno stipendio attorno ai 1.300 Euro al mese, favorendo anche il permanere dei giovani in provincia grazie alla disponibilità di una propria casa.