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LA COOPERATIVA

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L'IMPORTANZA DELLE COOPERATIVE NELLA SOCIETA' MODERNA - LA REALIZZAZIONE DELLO SCOPO MUTUALISTICO

E' ormai un dato di fatto che il mondo moderno non è in grado di risolvere le su contraddizioni. In una società che vede il prepotente affermarsi della cosiddetta economia civile, e che intravede la necessità di nuove forme organizzative per risolvere almeno una parte dei propri problemi economici (disinteresse del mercato nei confronti delle attività non redditizie da un lato, impossibilità di assoluto controllo di tutte le attività da parte del Welfare State dall'altro), giocano un ruolo da protagoniste le cooperative. Il movimento cooperativo contribuisce in modo significativo ad affrontare e dare una risposta di soluzione ai diversi problemi della nostra collettività, quali:

- lo sviluppo dell'occupazione;

- la riforma dello stato civile;

- il consolidamento del senso di cittadinanza e di collaborazione sinergica tra i diversi soggetti.

Spesso il fenomeno cooperativo viene distrattamente ed esclusivamente associato al volontariato, in realtà è un movimento potente capace di produrre ricchezza e lavoro. E' fondamentale poi considerare che in molti settori le cooperative offrono ai normali cittadini, la possibilità di partecipare attivamente alla vita economica, assumendo una veste imprenditoriale.

Il modello cooperativo, sviluppatosi in risposta alle esigenze proprie di alcuni settori tradizionali (agricolo, bancario e consumo) è oggi sempre più diffuso in molteplici settori di attività.

In base alla attività concretamente svolta per la realizzazione del proprio scopo mutualistico, possiamo individuare 3 categorie principali:

A) COOPERATIVE DI UTENZA
La mutualità si realizza attraverso la messa a disposizione dei soci di beni e/o servizi prodotti o commercializzati dalla cooperativa. I soci delle cooperative di utenza sono quindi gli utenti e/o i consumatori che beneficiano direttamente dei beni e/o dei servizi da questi realizzati e offerti. Esempi di questo tipo di cooperative, sono le cooperative di consumo e le cooperative edilizie.

B) COOPERATIVE DI PRODUZIONE E LAVORO
La mutualità consiste nel procurare occasioni di lavoro ai propri soci a condizioni vantaggiose rispetto al mercato. Le cooperative di produzione e lavoro sono presenti in tutti i settori di attività. Rientrano in questa categoria, anche le cooperative sociali, di cui si tratterà nei paragrafi successivi.

C) COOPERATIVE DI SUPPORTO
Nelle cooperative di supporto, i soci, imprese e/o singoli imprenditori beneficiano dei vantaggi che l'impresa cooperativa consente di realizzare ottimizzando la produzione di beni e/o l'erogazione di alcuni servizi comuni. Tra queste annoveriamo le cooperative agricole e di trasporto. Una categoria particolare è costituita dai consorzi cooperativi, imprese cooperativa di secondo livello, che si ispirano al principio della cooperazione tra cooperative.

 


COS'E' UNA COOPERATIVA E COME FUNZIONA

Una cooperativa è un'associazione volontaria di persone che si uniscono per soddisfare i propri bisogni economici, sociali e culturali nonché le proprie aspirazioni attraverso la creazione di un'impresa a proprietà comune controllata democraticamente.

E' la definizione dell'Alleanza Cooperativa Internazionale.

L'articolo 45 della Costituzione Italiana riconosce l'importanza della funzione sociale della cooperazione, considerandola uno strumento per l'emancipazione delle classi meno abbienti e per la gestione sociale e collettiva di attività economiche.

Le cooperative differiscono da tutti gli atri tipi di società per la loro particolare natura e quindi per il loro scopo che è mutualistico e non lucrativo.
Rappresentano un modello imprenditoriale alternativo a quello tradizionali in grado di unire l'aspetto economico con la partecipazione, l'assenza dello scopo di lucro, con l'efficienza.

Rispetto alle società di capitali che hanno lo scopo di realizzare un profitto per remunerare il capitale investito dei soci le imprese cooperative perseguono lo scopo mutualistico, cioè il soddisfacimento di un bisogno dei soci (il lavoro, la casa, il credito, servizi, beni di consumo a condizioni migliori rispetto a quelle di mercato. I soci della cooperativa sono comunque imprenditori della società stessa in quanto assumo in proprio il rischio di impresa e beneficiano dei risultati positivi della sua gestione. Gli utili realizzati non vengono distribuiti in rapporto alla quota di capitale posseduta, se non in minima parte, ma bensì investiti nello sviluppo dell'impresa.

Le cooperative operano in modo democratico, garantendo a tutti coloro che sono interessati al suo scopo la possibilità di aderirvi senza discriminazioni e attribuiscono ad ogni soci 1 voto indipendentemente dal capitale sottoscritto. Tutti i soci godono dei medesimi diritti e doveri.

 


LO SCOPO MUTUALISTICO - I VARI TIPI DI MUTUALITA'

Il Codice Civile definisce le cooperative come società a capitale variabile con scopo mutualistico (art. 2511 c.c.). Uno degli elementi caratterizzanti le società cooperative è dunque lo scopo mutualistico. Tale scopo consiste nel fornire ai soci "beni o servizi o occasioni di lavoro a condizioni più vantaggiose di quelle che otterrebbero dal mercato".

Le cooperative pertanto, si distinguono in due specie a seconda del perseguimento, prioritario o meno dei fini mutualistici:

A) LE COOPERATIVE A MUTUALITA' PREVALENTE

B) LE COOPERATIVE A MUTUALITA' NON PREVALENTE

La disciplina generale sulle cooperative si applica ad ambedue le specie, mentre le agevolazioni sono quasi esclusivamente riservate alle cooperative a mutualità prevalente.

Le cooperative a mutualità prevalente si caratterizzano per il recepimento nello Statuto (art. 2512 C.C.) di forti vincoli alla distribuzione di profitti tra i soci e per l'effettiva prevalenza dello scambio mutualistico con i soci nelle attività svolte che deve essere documentata dagli amministratori all'interno della Nota Integrativa al bilancio d'esercizio (art. 2513 C.C.).

Sono cooperative a MUTUALITÀ PREVALENTE DI DIRITTO le cooperative sociali, che rispettano le norme di cui alla Legge 381/91, indipendentemente dal rispetto dei requisiti dell'attività svolta. Il D.M.A. del 25/01/06, ha definito alcuni regimi derogatori ai criteri per la definizione della prevalenza:

- cooperative di lavoro;
- cooperative per la distribuzione e l'erogazione dell'energia elettrica;
- cooperativa agricole di allevamento e di conduzione;
- enti di formativa;
- cooperative per il commercio equo e solidale;
- società finanziarie;
- cooperative giornalistiche;
- cooperative di consumo operanti in comuni montani;
- cooperative colpite da calamità naturali o avversità atmosferiche di carattere eccezionale;
- cooperative che forniscono bei e/o servizi a soci e/o persone fisiche di enti giuridici soci;
- cooperative di editori che gestiscono agenzie giornalistiche.

La perdita di qualifica di cooperativa a mutualità prevalente, avviene in due ipotesi:

1) Modifiche nelle previsioni statutarie della ripartizione degli Utili;
2) Mancato rispetto per 2 esercizi consecutivi delle condizioni di prevalenza dell'attività svolta con i soci.

 


I PRINCIPI COOPERATIVI

Porta aperta

Tutti coloro che sono interessati ad usufruire dei servizi offerti dalla cooperativa, possono aderirvi senza discriminazioni sessuali, sociali, razziali, politiche e religiose.

Una testa un voto

Ogni socio ha un voto indipendentemente del capitale sottoscritto e tutti i soci godono degli stessi diritti e doveri

Mutualità

Le cooperative perseguono lo scopo di assicurare ai propri soci occasioni di lavoro e consumo o servizi condizioni più vantaggiose rispetto a quelle offerte dal mercato. La società è autogestita dai soci ceh reivestono gli utili nell'attività stessa al fine di potenziarne lo sviluppo.

Autonomia ed indipendenza

La cooperativa è un organizzazione autonoma, autosufficiente e controllata dai suoi soci.

Educazione, formazione ed informazione

Oltre all'educazione e alla formazione dei soci, degli amministratori e dei dipendenti la cooperativa si preoccupa di promuovere all'esterno i valori propri della cooperazione.

Cooperazione tra cooperative

Attraverso il raccordo alivello locale regionale, nazionale ed internazionale le cooperative rafforazano il movimento cooperativo.

Interesse verso la comunità

La cooperativa persegue il fine di promuovere lo sviluppo sostenibile della propria comunità mediante specifiche politiche stabilite dall'assemblea dei soci.

 


COME SI COSTITUISCE UNA COOPERATIVA

Per procedere con la costituzione di una cooperativa è necessario redigere con l'assistenza di un Notaio, l'Atto Costitutivo e lo Statuto Sociale.

L'Atto Costitutivo stabilisce le regole per lo svolgimento dell'attività mutualistica e può prevedere che la società svolga la propria attività anche con terzi.

Qualora il numero dei soci sia inferiore ai 20, oppure l'attivo dello Stato Patrimoniale (art. 2519 C.C.) è inferiore al milione di €, l'impresa cooperativa può optare per l'applicazione della normativa prevista per le società S.R.L. (art. 2519 C.C.).

Qualora i soci, tutte persone fisiche siano da 3 a 8, è obbligatoria l'adozione nello Statuto del modello delle Società a responsabilità limitata.

Le nuove norme in materia di società lasciano oggi ampio spazio alla libertà di accordo tra i soci per disciplinare l'attività dell'impresa sociale. La fase di stesura dello Statuto, presenta quindi un momento molto importante per l'intera vita della cooperativa poiché richiede l'assunzione di numerose decisioni che condizioneranno il suo sviluppo futuro.