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ASSISTENZA AGLI ANZIANI: CHE FARE?

ASSISTENZA AGLI ANZIANI: CHE FARE?

14/10/2008

Assistenza agli anziani, normativa, regolamentazione e aspettative

A.G.C.I. ALTO ADIGE in collaborazione con CEDOCS Soc. Coop Sociale, il 14 ottobre 2008 ha realizzato un incontro sul tema "ASSISTENZA AGLI ANZIANI, NORMATIVA, REGOLAMENTAZIONE E ASPETTATIVE".

Come regolamentare il rapporto con le "badanti" al fine di migliorare la qualità della vita dell'anziano?

Sono intervenuti alla discussione:

  • Dott.ssa Barbara Repetto - Direttore di Ripartizione lavoro, innovazione, ricerca, cooperative, pari opportunità e formazione professionale italiana della Provincia Autonoma di Bolzano
  • Arch. Fulvio Giorgi - Presidente A.G.C.I. Alto Adige Suedtirol
  • Dott. Luca Critelli - Direttore Ufficio Anziani e Distretti sociali della Provincia Autonoma di Bolzano
  • Dott.ssa Fernanda Mattedi - Sociologa ed ex Direttrice Comunità Comprensoriale Bassa Atesina
  • Dott. Maurizio Vezzali - Avvocato

Dopo l'introduzione alla serata a cura del Presidente Fulvio Giorgi, il direttore dà inizio alla serata dando la parola al primo relatore.

Il dott. Luca Critelli, Direttore Ufficio Anziani della Provincia di Bolzano, esegue una panoramica sui diversi tipi di assistenza presenti sul territorio evidenziano le principali differenze tra assistenza residenziale e domiciliare ed illustrando i dati ad essi relativi in particolare riferendosi alla composizione della popolazione della Provincia. Dall'analisi di tali dati emerge come a Bolzano si concentri percentualmente una maggiore presenza di over 65 anni ma allo stesso tempo risulti un minor utilizzo di assistenza, sia residenziale che domiciliare, evidenziando come sia probabile quindi una concentrazione sul capoluogo dell'assistenza cosiddetta informale, sia essa regolare o "irregolare". Sempre il dott. Critelli espone di seguito le previsioni normative della L.p. 9 del 12 ottobre 2007 che ha ridisegnato l'intero sistema di finanziamento pubblico nel settore dell'assistenza alle persone non autosufficienti, evidenziano in particolare gli importi spettabile alla famiglie nelle varie specifiche situazioni e specificando infine il necessario accreditamento dei soggetti che a vario titolo svolgono attività di assistenza.

La dott.ssa Fernanda Mattedi, sociologa ed ex Direttrice Comunità Comprensoriale Bassa Atesina, entra nel merito degli aspetti legati all'assistenza domiciliare. In particolare ci si sofferma sull'attività svolta dai vari Enti Pubblici territoriali per arrivare poi all'assistenza prestata dalle singole badanti. Rispetto a quest'ultima tipologia la dott.ssa Mattedi evidenzia alcuni degli aspetti critici che le famiglie si ritrovano ad affrontare in particolare nella fase di ricerca dell'assistente; a tale proposito emerge una situazione soggetta a forte turn-over, sia a causa della sovente scarsa qualità del servizio, sia anche per l'abbandono del servizio da parte delle assistenti stesse. Più in generale infine vengono illustrati i risultati di recenti indagini effettuate sul settore, sia dal punto di vista degli badanti che degli assistiti, che dei loro famigliari.

La dott.ssa Barbara Repetto, Direttore di Dipartimento lavoro, innovazione, ricerca, cooperative, pari opportunità e formazione professionale italiana della Provincia Autonoma di Bolzano, ricorda preliminarmente i vari studi e ricerche in materia finanziate dalle varie Ripartizioni delle Provincia. Da queste, ed in particolare dall'esame dei dati demografici, emerge come oggi e ancor più nei prossimi decenni, sarà elevato il grado di invecchiamento della società, con conseguente logico aumento della domanda di assistenza, in qualsiasi forma. Per prevedere una adeguata offerta bisogna pianificare la preparazione di personale qualificato; in tal senso un ruolo importante sarà svolto dalla formazione e dell'aggiornamento professionale. La dott.ssa Repetto evidenzia che già oggi sono presenti alcuni sportelli di consulenza che facilitano l'incontro tra la domanda e l'offerta di servizi di assistenza domiciliare, anche se andranno sempre più rafforzati e pubblicizzati. Un ruolo importante potrà inoltre essere svolto dagli investimenti da prevedersi nel settore dell'innovazione tecnologica che, sia per quanto riguarda la domotica, sia per quanto riguarda l'assistenza a distanza, potrà fornire un valido aiuto al miglioramento dei servizi.

L'Avvocato Maurizio Vezzali, evidenzia come, dalle ricerche effettuate nonché dall'analisi degli interventi precedenti, emerga chiaramente la necessità, oggi e nel prossimo futuro, di affrontare il problema legato agli assistenti domiciliari stranieri. La situazione infatti presenta una richiesta di lavoratori nel settore superiore a quella offerta dal mercato del lavoro italiano, per cui è evidente che, soprattutto in una situazione di crescente domanda di servizi anche per il futuro, si debba prevedere una pianificazione degli ingressi di lavoratori extracomunitari. A fronte di tale necessità nonché a fronte comunque delle problematiche emerse sino ad oggi con gli assistenti domiciliari stranieri (lavoro "nero", caporalati, difficoltà linguistiche e professionali), la risposta che si potrà dare non sarà quella di aprire i confini con modifiche normative "a maglie larghe" per i lavoratori del settore, ma bensì bisognerà prevedere la possibilità di far entrare solo quei lavoratori che rispetteranno i requisiti professionali, linguistici, ecc... che dovranno essere obbligatoriamente indicati nelle proposte di modifica legislativa.

Al temine degli interventi dei relatori la moderatrice Giuliana Boscheri riassume gli interventi stessi e apre la discussione con tutti gli intervenuti alla serata. Nel corso di questa vengono ribaditi i disagi degli anziani che molto spesso si trovano a convivere con assistenti considerati dagli stessi "estranei", nonché i disagi e le aspettative degli assistenti stessi; nella discussione emergono anche le frequenti responsabilità della famiglia dell'assistito.

In sintesi si concorda sulla urgente necessità di programmare l'aumento del numero di lavoratori nel settore; ciò dovrà passare da una seria pianificazione della ricerca e formazione, professionale e linguistica, di personale straniero, dalla determinazione della figura professionale "dell'assistente domiciliare", nonché dalla proposizione di modifiche normative nei settori dell'ingresso in Italia di lavoratori stranieri e dell'inquadramento, retributivo e previdenziale, dei lavoratori domiciliari.

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